L’arrivo di un gatto

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Procurarsi un gatto non è difficile e non costa nulla se si sceglie un simpatico vagabondo o un cucciolo di razza “nostrana”.

Molto meno impegnativo di un cane, sta volentieri tra le sue quattro mura e il moto di cui ha bisogno se lo organizza spontaneamente, magari saltando da un divano all’altro . Ogni gatto possiede quell’eleganza e fierezza proprie delle specie, gli aristocratici persiani, siamesi, birmani sembra che sappiano di essere blasonati ma se ciò può aiutarvi a guardare con maggior rispetto il vostro gattino bianco e nero, tenete presente che, mentre nel cane esiste il meticcio (il “bastardino”), nel gatto non è così: il gatto comune fa razza a sé e si chiama “gatto europeo”.

Vediamo ora cosa comporta la presenza di un piccolo felino in casa. Va vaccinato per la profilassi della rinotracheite, della panleucopenia e delle infezioni da calici virus: a due mesi la prima dose, dopo 20 giorni il richiamo, che andrà ripetuto ogni anno. Si consiglia vivamente anche la vaccinazione per la leucemia felina, malattia endemica nelle colonie feline.

Per il gatto che vive in casa il gioco è l’unica occasione di movimento e va assolutamente assecondato: palline di carta, tappi di sughero, gomitoli sono la sua passione; un oggetto che penzola attaccato ad un elastico può tenerlo occupato per ore. Un suggerimento è quello di mettere a disposizione del vostro micio qualcosa su cui limarsi le unghie, lasciando così in pace divani e tappezzerie: un tronchetto, un’assicella di legno, un pezzo di moquette, anche se è possibile che lui si ostini a preferire un vecchio zerbino, un cesto di vimini, una scatola di cartone.

Per dormire sarà lui stesso a scegliere il posto ideale (tendenzialmente il vostro letto) snobbando cucce e cuscini ingenuamente predisposti dal “proprietario”. Per i suoi bisogni sarà sufficiente una cassettina con la speciale sabbietta deodorante (lettiera) che ha il vantaggio di eliminare gli odori se cambiata frequentemente.

Ricordate che il micio non ama la lettiera poco pulita: è opportuno rimuovere subito le feci e la parte di sabbia bagnata sostituendola con uno strato asciutto, cambiando completamente il contenuto ogni 2-3 giorni. Il gatto non va lavato: ci pensa da solo a tenersi pulito, trascorrendo intere ore a leccarsi con impegno. Bisogna però spazzolarlo spesso, soprattutto se è un soggetto a pelo lungo: infatti nella sua toeletta quotidiana potrebbe ingerire troppo pelo asportato con la sua lingua ruvida con il pericolo di problemi intestinali.

Un ultimo suggerimento: quando portate il gatto in un ambiente a lui nuovo, tenetelo in casa per qualche giorno prima di lasciarlo libero di uscire, eviterete che fugga e si perda.